“Non bisognerebbe mai mischiare calcio e politica, mai.” Parola di Antonio Caggiano, ormai ex presidente del FC Paradiso. Il sodalizio biancoverde è costretto a salutare parzialmente il tifoso numero uno da quattordici anni a questa parte. Già, parzialmente. Perchè 14 anni di storia, di passione e amore vero non si cancellano così facilmente. Ma non sarà nemmeno le ripercussioni politiche a far cancellare l’amore di Caggiano verso il Paradiso.
“Ho dovuto rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente per motivi unicamente politici. Infatti, sono stato messo sotto pressione da un un mio ‘avversario’ politico.
E allora per non immischiare il club nella mia vita privata ho dovuto lasciare a malincuore. Sono comportamenti assurdi che con i valori dello sport non centrano assolutamente nulla.” dichiara un rammaricato Caggiano nel corso di una piacevole telefonata.
Caggiano e il Paradiso è il binomio di un amore durato 14 anni, ma destinato a non finire mai: “Amo il calcio, lo sport in generale e il Paradiso è la mia unica squadra del cuore. Non è stato facile per me prendere questa decisione, ma non avevo altra scelta. Sono sicuro che la squadra capisca il motivo del mio allontanamento.“
Che poi, a dover di cronaca, non si può certo parlare di allontanamento: “Esatto. Rimarrò sempre il tifoso numero uno del Paradiso. Nonostante il mio ‘addio’ in seno al club, continuerò a sostenere la squadra, a essere il primo sponsor, a aiutare in qualsiasi circostanza e, perché no, consigliare a chi ne dovesse sentire il bisogno.”
Antonio Caggiano però è fiero del proprio mandato: “Ho cercato di donare dei valori al Paradiso. Quando arrivai con me c’era Thierry (ormai nuovo presidente), il compianto Lucio Foletti, un altro dirigente e un solo giocatore. Penso che, onestamente, i risultati sono lì da vedere. Abbiamo portato il Paradiso nella massima categoria di calcio ticinese, abbiamo fondato, insieme ad altre società, il Raggruppamento Insema. Un paese come Paradiso merita una società calcistica in Seconda Lega. Ma non solo il paese, anche per lo stesso raggruppamento. Intendiamo dare ai giovani un’opportunità di giocare a buoni livelli. “
Costretto a lasciare per cause di forza maggiore, Caggiano ricorda il ‘bello di essere presidente’ malgrado tante volte non tutte le cose funzionino come si vorrebbe: ” In 14 anni di presidenza ho sempre svolto il mio lavoro con amore e con la massima professionalità. Ci sono annate positive e altre meno, ma poi arriva l’estate: si parte sempre carichi a mille. Le manifestazioni, la campagna acquisti. Poi durante la stagione magari le batterie possono anche scaricarsi, ma l’estate seguente non trovi difficoltà a iniziare con il massimo entusiasmo.”
Tra tutti i ricordi di Caggiano ne esiste uno che ancora conserva con cura: “Il miglior ricordo di questa pluriennale esperienza è legato alla promozione in Seconda Lega. Ci arrivammo tramite uno spareggio. Dopo anni e anni passati a rincorrere abbiamo ottenuto la promozione con grinta, sudore e passione. Quelle emozioni non me le scorderò mai.”
Inutile spiegare il più grande rammarico da presidente, ovviamente legato alle vicissitudine degli ultimi giorni, ma Antonio rassicura la squadra: “ Ai ragazzi ci tengo a dire che la società è in ottime mani. Thierry è una persona identica a me, ma che non ha restrizioni professionali. Chiedo ai ragazzi di dare un messaggio sul campo a quelle persone che usano il proprio potere politico per affossare l’avversario. Il lavoro svolto fino ad oggi è un cammino importante che ha dato e darà i suoi frutti. Portando risultati sul campo aumentiamo anche il valore della società e del Comune. Paradiso è un comune, non un nome inventato. Di conseguenza il lavoro duro porterà ad avere considerazione e se la squadra la avrà, lo stesso avrà il nostro amato paese.“