La sezione Lega/UDC/Indipendenti di Paradiso, attraverso una nota redatta dal suo municipale Antonio Caggiano, ha comunicato di volersi distanziare “in modo netto” dalle affermazioni del sindaco Ettore Vismara (vedi articoli suggeriti), considerando il suo atteggiamento “aggressivo e irrispettoso delle istituzioni e della vicina città”, e “inaccettabile”.
Caggiano sottolinea come “la Sentenza del Tribunale Amministrativo Cantonale è pesante e non lascia dubbi sulla legittimità del ricorso. Nella stessa viene sottolineato come le irregolarità siano state talmente gravi da decretarne l’annullamento e questa è l’unica verità. Le affermazioni del Sindaco Vismara, in questo momento, danneggiano ancora di più il nostro il nostro Comune. Le sue fantasiose esternazioni di tipo dittatoriali rispecchiano la sua modalità di conduzione del Comune infatti egli tende a gestire “la cosa pubblica” come se la stessa appartenesse solo a una persona.”
Secondo il municipale, il contesto attuale di “minacce e ricatti che certo non giovano per un discorso costruttivo” nuoce al comune e ai suoi abitanti: “Paradiso questo non lo merita, la nostra popolazione deve essere rispettata e considerata tanto quanto dobbiamo rispettare il Cantone, Lugano e tutti i comuni.”
“Paradiso deve ristabilire buoni rapporti con la Città di Lugano (fonte primaria di servizi al Comune) e con il Cantone per poter dialogare in maniera costruttiva e lungimirante per un futuro della popolazione tutta.” Nella presa di posizione viene inoltre sottolineato come il Sindaco di Lugano Marco Borradori, nel suo discorso del 1° Gennaio abbia auspicato e sollecitato “un gesto di apertura dei Comuni confinanti ribadendo che la Città desidera solo aprire una discussione sana e costruttiva per una migliore collaborazione e un’eventuale aggregazione, la quale, se ci saranno i presupposti, ma soprattutto se l’intera popolazione lo vorrà, potrà finalizzarsi nei prossimi decenni.”
“Il 2 Aprile ci saranno nuove elezioni – chiosa Caggiano – e mi auguro che Paradiso possa rinascere in modo più democratico e rispettoso.”
Da Ticinonews.ch, 9.1.2017